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Al via il primo progetto europeo di Intelligenza Artificiale per l’assistenza sociale agli anziani

di Leonardo Bertini (Digital Innovation Manager, Presidente On. think tank Concreta-Mente) | 

L’obiettivo primario del progetto “Sempre Vicini” è quello di “erogare” 80.000 ore di servizio di assistenza socio-sanitaria ad anziani. L’obiettivo secondario è quello di creare “nuova occupazione” con la figura professionale dell’assistente sociale 4.0.

È tutto italiano il primo progetto di Intelligenza artificiale per l’assistenza sociale agli anziani a livello europeo realmente “messo a terra” e reso operativo con una sperimentazione di 80.000 ore di servizio erogato on the ground.

 

Come noto, l’analisi di scenario mostra un trend demografico con l’età media in aumento (gli over 65 che nel 2050 saranno un terzo della popolazione italiana, fonte Istat) e il correlato aumento importante di malattie croniche già dal 2030. Si registra quindi una crescita progressiva e costante della domanda di assistenza. Dal lato dell’offerta di servizi socio assistenziali invece troviamo un settore pubblico in serie difficoltà (soprattutto per la carenza di risorse) e un settore privato che ancora non ha fatto partire servizi innovativi.

Emerge quindi un gap tra domanda e offerta di servizi socio assistenziali sia destinati a soggetti in salute ma che vogliono spostare il più possibile in avanti nel tempo le sfide dell’età, sia destinati a soggetti con diversi gradi di fragilità che vogliono rallentare i fattori di rischio.

Da qui nasce l’idea di colmare questo gap tra domanda e offerta attraverso l’erogazione di servizi socio assistenziali innovativi, basati sui nuovi paradigmi dell’IoT, della digitalizzazione, dell’automazione, in sintesi: un’assistenza 4.0.

La prima sperimentazione, totalmente gratuita, è stata realizzata già nel 2010 dall’Associazione Concreta-Mente, che ha dotato di braccialetti biometrici un centro anziani di Roma per il periodo estivo e da cui si sono ottenuti feedback di “utilità percepita” molto alti dai fruitori del servizio.

Da questa sperimentazione, che da un punto di vista delle “ere digitali” può essere considerata come appartenente al paleolitico, si è fatta molta strada.

Grazie al supporto del visionario prof. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, è stato lanciato il progetto pilota “Sempre Vicini” con l’obiettivo di erogare un servizio di assistenza sociale agli anziani con Intelligenza Artificiale e tecnologie biometriche.

Partendo da interviste su un campione di utenti over 65, si è messo a fuoco che la domanda non è tanto di “sanità” bensì di “benessere” e “sicurezza”. In altri termini, quello che gli utenti domandano è di poter continuare a svolgere la propria vita, i propri sport e passatempi, ma con un sistema di controllo che in caso di bisogno attivi automaticamente e proattivamente delle procedure di aiuto.

Si è poi disegnata una architettura di Internet of Things (IoT), che riceve i dati degli utenti da apparati biometrici sia per l’uso domestico (misuratore di ossigeno e pressione), sia per l’uso esterno (smartwacth) e che li trasmette ad una piattaforma di Business Process Management (BPM). Nella piattaforma si sono integrati algoritmi di intelligenza artificiale di tipo adattivo (per personalizzare il sistema sui singoli utenti) e predittivo (al fine di anticipare le sfide). Questo sistema permette di analizzare i dati biometrici degli utenti e, in tempo reale, in caso di valori devianti rispetto a quelli medi, attiva delle azioni in modo automatico (dalla chiamata sullo smartphone del figlio, all’intervento di un operatore).

Per lo sviluppo del progetto si è creato un ecosistema composto da partner industriali (Gruppo Giomi SpA, uno dei leader della sanità privata in Italia), scientifici (Facoltà Ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza, Tecnopolo delle Bioscienze), istituzionali (CHICO Cluster per l’innovazione nella Sanità) e start up innovative (Assisto SrL).

L’obiettivo primario del progetto Sempre Vicini è quello di “erogare” 80.000 ore di servizio di assistenza socio-sanitaria ad anziani e alle loro famiglie. L’obiettivo secondario è quello di creare “nuova occupazione” avviando al lavoro giovani che impareranno ad utilizzare queste nuove tecnologie biometriche. E’ stato infatti presentato il bando per creare la nuova figura professionale di “assistente sociale 4.0” con il primo corso gratuito in Italia di questo genere, al termine del quale vi sarà anche l’opportunità di stage.

Il kick-off meeting è stato organizzato il 22 novembre 2018 dall’Ass. Concreta-Mente nella cornice della Sala degli Affreschi alla Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma alla presenza, tra gli altri, del Pro-Rettore prof.ssa Tiziana Pascucci, del Presidente di La Sapienza Innovazione prof. Antonio Carcaterra, del Presidente del Gruppo Giomi RSA Fabio Miraglia, del Presidente del Fondo Assicurativo Fasi Marcello Garzia.

Il progetto è indubbiamente molto ambizioso, soprattutto per la sperimentazione di un algoritmo di intelligenza artificiale in attività di assistenza reali, sul campo, una prima a livello europeo. Allo stesso tempo è un progetto che può creare un grande valore in termini di social innovation sia perché risponde ad un fabbisogno emergente non soddisfatto, sia perché tutti gli output saranno rilasciati sotto licenze open source e quindi riusabili dalla comunità.